Il nuovo album, Neon Bible, segna un'evoluzione...le sonorità sono in parte mutate, si sono fatte più complesse e "piene". I giovanissimi Arcade Fire sfornano un capolavoro, un album compatto e monolitico, pienamente maturo. Ci si trova così di fronte a ballate blues, a richiami alla new wave, a forti collegamenti con Springsteen e David Bowie... I pezzi sono tutti piacevoli, si fanno ascoltare dal primo istante. Il primo pezzo, Black Mirror, è molto bello. Una traccia breve e apparentemente difficile come Neon Bible, che dà il titolo all'album, è davvero piacevole. Dopo i primi ascolti, si ha l'impressione che l'album cresca sempre più, che arrivi a snodi fondamentali. Ci si aspetterebbe poi un calo, ma ci si trova poi di fronte a pezzi ancora più belli. Così, alla fine dell'album, dopo un pezzo tascinante, triste e angosciante come (Antichrist Television Blues), si ascoltano di fila Windowsill e No Cars Go, per giungere al blues liberatorio di My Body is a Cage.
Non tutti riescono a unire in modo solido strumenti tanto vari, come l'organo da chiesa, interi cori...
Una nota particolare anche per i testi, in bilico fra parole di speranza, di dubbio, rabbia, orrore per la guerra... Bellissimo anche il packaging dell'album...
Un lavoro insomma da ascoltare in loop.
L'11 luglio terranno a Ferrara l'unica data italiana del loro tour.
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