sabato 9 dicembre 2006

Informazioni su Beck

Questa volta lo si può proprio dire: "Beck is back"!
Penso che tutti sappiano più o meno chi sia questo ragazzotto californiano, che ha così cambiato la musica pop-rock degli anni novanta, sfornando almeno un capolavoro, l'indimenticabile Mellow Gold (1994), che si apre con l'altrettanto indimenticabile Loser, colonna sonora di tutti i losers e di tutti gli anti-eroi di quest'epoca. Beh, chi non lo conoscesse può iniziare da qui, o ancora meglio dal suo sito, iniziando poi ad ascoltare la sua musica.

Il suo ultimo lavoro, The Information, riporta in auge le sonorità stravaganti e anticonformiste che ce lo hanno fatto conoscere e apprezzare. Beck sembra proprio tornato al periodo d'oro dei primi tempi, dopo qualche lavoro poco azzeccato, come Guero (2005).
Non sono naturalmente un critico musicale, ma posso dire qualcosa su qualche pezzo, su quelli che mi hanno più affascinato. L'album si presenta come un'opera completa e compatta, con 16 canzoni di varia lunghezza, che va dai due minuti di 1000bpm agli oltre dieci di The Horrible Fanfare. Tutti i pezzi presentano melodie abbastanza semplici e istantanee, che ti rimangono subito nella memoria e che si fanno canticchiare facilmente. Ma Beck riesce a costruirci attorno sonorità complesse e variegate, usando molti elementi di elettronica, molto basso e tanta chitarra acustica. L'albuma suona quindi bene tutto, ma personalmente prefersico pezzi come
Cellphone's Dead, Nausea, The Information e The Horrible Fanfare.

Da sottolineare la presenza in produzione di Nigel Godrich e l'aggiunta nel cd di video musicali autoprodotti per ogni pezzo. Beck mischia insomma l'originalità a una ricercatezza musicale che non ha bosogno di altre prove.

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