martedì 23 gennaio 2007

Mulholland Drive

Rieccomi, ora sono più libero...e quindi mi dedico a qualche pensiero.
Bisognerebbe dedicare almeno 100 post a quest'uomo...a ciò che riesce a creare, alla sua fantasia, alla sua capacità registica...David Lynch è un genio, ma non lo si scopre di certo ora.


Voglio parlare di Mulholland Drive, rivisto ieri.
Capolavoro del 2001, giunto dopo Una Storia Vera (1999) e Strade Perdute (1997). Questo è un trittico di fim eccezionali, estremamente diversi fra loro, che hanno segnato il ritorno di Lynch a livelli altissimi, dopo il "fiasco" di Fuoco Cammina con me, il prequel di Twyn Peaks. Lynch ha saputo reinventare i suoi incubi e le sue ossessioni, sfruttando un talento visivo mai mancato.
Mulholland Drive è molto vicino a Strade Perdute, ma è anche molto diverso.
Il secondo è un film oscuro, ossessivo, quasi un horror, in certi passaggi dove viene mostrato il terrore che fornisce una stanza vuota, con personaggi assurdi più che mai.
M. D. è invece molto più complesso, è un mondo a parte, che si muove in altre dimensioni. Perché il film è a volte allegro, anche comico, grottesco. Altre volte è invece angosciante, terribile, un pugno allo stomaco. Ma questo è Lynch.

Girato nel 1999 a basso costo per iniziare una nuova serie televisiva, è stato finanziato l'anno dopo dai francesi per girare sequenze aggiuntive, in modo da poter realizzare un lungo metraggio. La natura originaria delserial televisivo si vede, specialmente da episodi all'interno del film che cembrano scollegato, messi lì e poi non ripresi. Ma questa è l'anima del film, perché tutto concorre a delineare un mondo alternativo, dove accadono cose strane.

Anche se molti dicono il contrario, la trama si può spiegare.
Una donna, dopo un terribile incidente occorso mentre due uomini stavano per ucciderla, perde la memoria e si rifugia in casa di una giovane aspirante attrice. Questa cerca di aiutarla a capire chi sia, ma poi arriva a dimenticare chi è lei stessa...
Poi è difficile da spiegare. I personaggi si confondono, non si capisce più la consecuzione della vicenda, del tempo... Il cuore del film sta in una scatola blu che, quando viene aperta, cambia il film... Il cuore sta nell'incertezza di sapere chi sei...
Il film è poi una gioia per gli occhi, con invenzioni visive fantastiche, spaventose...
E' anche un grande film d'amore...un film a ritroso. Gli aggettivi sono infiniti, perché i film di Lynch sono infiniti, sono vivi...continuano a dare emozioni nuove a ogni visione.

"Silencio...."



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