Il romanzo è un caposaldo della letteratura fantastica. Può essere considerato un Decamerone ermetico, un insieme di racconti raccontati da misteriosi personaggi, che hanno come tematica l'avventura e il soprannaturale. Le fonti d'ispirazione maggiori sono Le mille e una notte e in generale tutto Robert Louis Stevenson, grande riferimento letterario di Machen. Per la precisione si ritrovano contatti con Il dinamitardo e con Il dottor Jeckyll e Mr Hyde.
Quest'opera, come anche le altre di Machen, si pongono come base e punto di partenza preziosissimo per tutti gli scritti di H. P. Lovecraft, che considerava Machen un maestro e punto di riferimento. Un racconto presente nel romanzo sembra ispirare direttamente molti episodi del Ciclo di Cthulhu.
L'andamento del romanzo è circolare: il finale ci conduce direttamente al punto dal quale il lettore è partito. La Londra descritta è un mondo misterioso, cosmopolita, vero centro del mondo, vera capitale magica. Viene mischiata la tipica avventura della letteratura inglese di fine Ottocento assieme a un grande interesse per il fantstico e l'ermetismo.
Quella di Machen è una figura interessante e purtroppo misconosciuta, che ha ispirato tanta letteratura di genere del Novecento. Non solo Lovecraft, ma anche Fritz Leiber (altro grande dimenticato). La passione per il genere fantastico sembra derivata dalle sue frequentazione con il gruppo esoterico "Hermetic Order of the Golden Dawn". L'opera più famosa di Machen è però Il grande dio Pan (1890), dove la natura appare come un'entità misteriosa, violenta e terribile, incarnata nell'antica figura di Pan...
I tre impostori è un caposaldo della letteratura inglese di fine Ottocento e un ottimo punto di partenza per scoprire uno scrittore immaginifico, mai noioso e per nulla comune come Machen.
Per iniziare a conoscere Machen si veda la pagina italiana wiki, passando poi a quella in inglese che è più completa. Qui si trova invece un completo sito in inglese dedicato all'autore.
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